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9 mar, 2022

SEO Copywriting: Indicazioni pratiche

Che cos’è  la SEO Copywriting

SEO Copywriting è quell’attività di produrre contenuti ottimizzati con determinate keyword/parole in modo che siano appetibili sia per gli utenti che per gli algoritmi dei motori di ricerca (quando parlo di motori di ricerca, parlo di Google).

 

In poche parole, è scrivere un contenuto che Google riesca a capire e, al tempo stesso, che invogli l’utente a leggerlo, linkarlo, condividerlo etc.

 

Un contenuto scritto solo per i motori di ricerca risulta sintetico e “robotico” agli occhi dell’utente comune, non invogliando alla lettura. Mentre, utilizzando certi accorgimenti, puoi far sì che il tuo contenuto sia scorrevole e “spontaneo”, senza risultare piatto.

Per esempio, qui sotto puoi trovare un esempio di Backlinko, portale dedicato al mondo della SEO, che mostra la differenza tra un contenuto scritto appositamente per i motori di ricerca, uno per gli utenti e uno scritto per entrambi:

 

Fig. 1 “Differenze tipologie di contenuti ottimizzati” - Fonte: Backlinko

 

Come il Copywriting aiuta il SEO

Quando pensi al copywriting, pensi ai giornali oppure agli striscioni pubblicitari o ai volantini che vedi nella tua cassetta delle lettere.

 

L’attività del copywriting è sempre stata creare testi coinvolgenti per aziende/prodotti, in modo da creare un rapporto di fiducia con il lettore e spingerlo all’acquisto.

 

Questa normale attività di persuasione combinata con quella dell’ottimizzazione dei motori di ricerca può aiutarti a:

 

  • Ottenere posizionamenti migliori delle tue pagine nei motori di ricerca
  • Aiutare il processo di conversione dei tuoi lettori a clienti

 

Capisci e intercetta l’intento di ricerca

Uno dei concetti fondamentali è quello dell’intento di ricerca dell’utente dietro una parola/keyword: la motivazione per cui l’utente effettua quella determinata ricerca.

 

Generalmente ci possono essere tre tipologie di intento di ricerca:

  • informazionale: L’utente vuole imparare qualcosa di nuovo riguardo un argomento, un prodotto o industria. Per esempio query “Cancellazione del rumore”

Fig. 2 “Intento informazionale” - Fonte: Google

 

  • Navigazionale: Un utente vuole visitare uno specifico sito o una specifica pagina. Per esempio la query “Sony”.

 

Fig. 3 “Intento Navigazionale” - Fonte: Google

 

  • Commerciale: L’utente vuole comprare un prodotto o un servizio. Per esempio la query “Compra cuffie cancellazione rumore”.

Fig. 4 “Intento Transazionale” - Fonte: Google

 

Google cerca di fornire ai suoi utenti risultati sempre più pertinenti e premia di più quella tipologia di contenuti che vanno a rispondere al meglio all’intento dell’utente.

 

Per esempio se nella SERP (pagina dei risultati di ricerca) della query ”compra cuffie cancellazione rumore”, vedi che nelle prime posizioni ci sono principalmente e-commerce che vendono cuffie, non ha senso cercare di posizionarsi su quella query di ricerca con un articolo che spiega che cos’è la cancellazione del rumore.



Vai dritto al punto

Il nostro obiettivo principale, quando parliamo di SEO Copywriting, è di creare un contenuto rilevante per l’utente che sia premiato dai motori di ricerca.

 

Non solo la creazione di contenuto rilevante si basa sull’essere coerenti con l’intento di ricerca, ma è importante che il contenuto sia pertinente: un efficace metodo per essere pertinente è quello di spiegare in maniera semplice ed esauriente il tuo prodotto/argomento, senza girarci troppo intorno, cercando di esaurire tutte le informazioni di contesto possibili.

 

Per esempio nella query che abbiamo ricercato prima relativamente alla “cancellazione del rumore”, il sito dell’Apple viene posizionato in prima posizione perché in poche righe dà una definizione semplice e concisa:

Fig. 5 “Risposta semplice e concisa” - Fonte: Google



Evita il keyword stuffing

Il keyword stuffing (uso di parole chiave in eccesso) è quella pratica che consiste di sovraccaricare la pagina o qualsiasi testo di parole chiave in modo da influenzare positivamente il suo posizionamento sui motori di ricerca.

 

La conseguenza principale di questa attività è che le parole appaiono inserite in maniera forzata, fuori contesto, andando a rovinare la leggibilità del testo e avendo possibili ricadute negative sull’esperienza utente e il posizionamento organico del sito.

 

Il tuo obiettivo, quando crei dei contenuti, è quello di creare qualcosa di utile e ricco di informazioni utilizzando le parole chiave in maniera appropriata e nel contesto.

 

Alcuni esempio di keyword stuffing possono essere:

  • Ripetizione frequente e innaturale delle stesse parole/frasi
  • Blocchi di testo che elencano per esempio località su cui ci si sta tentando di posizionarti 

 

Parla la lingua dei tuoi clienti

Uno degli aspetti più importanti per la creazione di un buon contenuto è capire come i tuoi utenti interagiscono con il motore di ricerca, che linguaggio utilizzano per cercare le informazioni e qual è la loro user-journey (percorso di ricerca) prima di arrivare al compimento del loro obiettivo.

 

Capire il linguaggio che i tuoi clienti utilizzano per cercare informazioni oppure per cercare un determinato prodotto è un aspetto fondamentale per la creazione di contenuti che rispondano in maniera semplice e concisa ai bisogni dei tuoi clienti, aumentando la visibilità del tuo sito nelle query di ricerca più vitali del loro processo di acquisto online.

 

Analizza i tuoi competitor come sono presenti online, chiedi a tuoi clienti, fai delle interviste, parla con il tuo Customer Care. Le informazioni che ti servono sono già in tuo possesso. Devi solo utilizzarle.

 

Ottimizza i meta-tags

I meta tags sono gli elementi di anteprima della pagina che vengono mostrati nelle pagine dei risultati di ricerca di Google e sono scritti direttamente nel codice HTML della singola pagina ( Leggi l'articolo di approfondimento sull'ottimizzazione SEO).

 

Due elementi sono di solito quelli più importanti:

  • Il meta-title - il titolo/il tema della pagina
  • La meta-description - la descrizione del tema della pagina

 

Fig. 6 “Esempio meta tags” - Fonte: Google

 

Questi due elementi, oltre ad avere un impatto diretto/indiretto nel posizionamento nei motori di ricerca, sono i primi elementi che l’utente vede quando cerca qualcosa online.

 

Devono essere scritti in maniera tale da invogliare l’utente a cliccare, utilizzando tutto lo spazio disponibile.

 

Si consiglia quindi di scrivere al massimo 55 caratteri per il meta-title e 155 caratteri nella meta-description per evitare che siano troncate nei motori di ricerca.

 

Per sfruttare al massimo i tuoi meta-tag, ti consiglio due elementi molto utili:

 

Utilizza KW correlate e sinonimi

 

Quando realizzi un contenuto/articolo, cerca di guardare anche quali sono le ricerche correlate per quella determinata parola/argomento:

Fig. 7 “Ricerche Correlate" - Fonte: Google



Di solito le ricerche correlate si trovano in basso nella prima pagina dei risultati di Google (Leggi l'articolo sulla stratgeia SEO).

 

Perché dovresti utilizzarle?

Google tende a premiare contenuti che sono i più pertinenti possibile e che sono in linea con l’intento di ricerca dell’utente.

 

L’utilizzo delle ricerche correlate ti permette di scoprire quali sono gli argomenti secondari connessi al tuo argomento principale e, aggiungendoli al tuo contenuto, migliorerai l’ampiezza tematica dello stesso, ottenendo un migliore posizionamento organico.

 

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