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17 mar, 2020

Dati strutturati e SEO: che cosa sono e come usarli

I crawler dei motori di ricerca analizzano la rete ogni giorno: si tratta di programmi automatizzati che scansionano periodicamente i contenuti al fine di indicizzarli e mostrarli correttamente nelle SERP, ossia nelle pagine nelle quali vengono mostrati i risultati delle ricerche effettuate con Google o con altri motori di ricerca.

Visto che non si tratta di esseri umani, è bene capire che i crawler non visualizzano i siti web come noi, ma ne analizzano soltanto codice: proprio per questo motivo i motori di ricerca stanno cambiando di anno in anno il proprio algoritmo per fornire risultati sempre più pertinenti ai propri utenti, evolvendosi verso un “motore semantico”.

In quest’ottica, i dati strutturati servono per mappare e tradurre i contenuti presenti all’interno del sito ai crawler dei motori di ricerca: questi sistemi automatizzati utilizzeranno le informazioni aggiuntive per indicizzare più efficacemente le tue pagine.

Inoltre, l’implementazione di tali dati permetterà di arricchire il tuo snippet nei risultati di ricerca: ora lo snippet mostrerà informazioni aggiuntive che faciliteranno il processo decisionale dell’utente e miglioreranno il tuo CTR (tasso di click).

[caption id="attachment_2698" align="aligncenter" width="996"]

Fig. 1 “Esempio dati strutturati recensioni nella SERP”

Fonte: propria[/caption]

Schema.org: che cos’è?

Google e gli altri principali motori di ricerca supportano il vocabolario Schema.org per i dati strutturati. Questo vocabolario definisce uno standard set di nomi e proprietà. Per esempio MusicEvent indica i concerti con delle proprietà specifiche per indicare date e ubicazioni.

Questa tipologia di linguaggio può essere incorporato nel HTML della pagina usando 3 formati: microdata, RFDFa e JSON-LD.

 

Microdata e RFDFa sono una nuova tipologia di attributi HTML che permettono di specificare i campi che si vogliono mappare come dati strutturati.

JSON-LD (consigliato da Google) è il più nuovo e semplice linguaggio di markup: ti permette di incorporare un blocco di dati all’interno di uno script tag HTML, senza che questi dati siano connessi al testo visibile. Per esempio può essere molto utile per aggiungere item nascosti.

Nell’esempio sottostante si può vedere come il film “Avatar” di James Cameron sia stato strutturato secondo microdati Schema.org: puoi notare che hanno aggiunto un attributo itemtype ad un blocco <div> per agevolare i motori di ricerca ad identificare questa tipologia di contenuto come un film. Inoltre l’aggiunta dell’attributo itemscope, specifica tutto quello che c’è all’interno del blocco <div> che si riferisce ad uno specifico item – in questo caso al film di James Cameron.

[caption id="attachment_2699" align="aligncenter" width="1004"]

Fig. 2 “Esempio dati strutturati James Cameron”

Fonte: Schema.org[/caption]

Quali dati strutturati posso implementare?

C’è una grande varietà di dati strutturati che tu puoi implementare nel tuo sito e

ognuno di questi avrebbe bisogno di un approfondimento specifico sui vantaggi offerti.

Per farti un’idea su quello che puoi implementare, la guida di Google sui dati strutturati può aiutarti a decidere.

 

 

Devo includere il linguaggio Schema.org su ogni pagina del sito?

No, ma più pagine seguiranno la struttura Schema.org, tanto sarà più chiara la loro natura e lo scopo del contenuto del tuo sito ai motori di ricerca.

 

Per quanto riguarda Facebook Open Graph e Twitter Cards?

L’inserimento dei markup di Schema.org in combinazione con quelli di Facebook Open Graph (in misura minore con Twitter Cards) può migliorare il tasso di condivisione dei contenuti e migliorare l’ottimizzazione degli stessi.

 

Come includere questi dati strutturati all’interno del sito

Per sfruttare i vantaggi dei dati strutturati è necessario inserire, all’interno del codice della pagina, delle stringhe aggiuntive.

Per quanto riguarda i microdata e i RFDFa è necessario inserire un particolare tag HTML per specificare degli attributi che ci permettono di definire gli oggetti semantici.

Si deve applicare un elemento radice (cioè un elemento che contiene tutte le informazioni che vogliamo specificare) itemscope e itemtype al tag desiderato.

 

Esempio ristorante:

 

<div itemscope itemtype="http://schema.org/LocalBusiness">

<div itemprop="name">Il Pomo d'oro</div>

<div>Phone: <span itemprop="telephone">555-222-333</span></div>

 

<div itemtype="http://schema.org/PostalAddress" itemscope="" itemprop="address">

<div itemprop="streetAddress">Via Ariosto 17</div>

<div><span itemprop="addressLocality">Verona</span>, <span itemprop="addressRegion">VR</span> <span itemprop="postalCode">37100</span></div>

</div>

</div>

 

Per quanto riguarda l’inserimento del JSON-LD all’interno della pagina, la questione è diversa: per poter utilizzare tutte le potenzialità dei dati strutturati in JSON, basta inserire il codice all’interno di un tag script dentro l’header della pagina.

 

Esempio ristorante:

 

<script type="application/ld+json">

{

"@context": "http://schema.org",

"@type": "Restaurant",

"name": "Il Pomo d'oro",

"address": {

"@type": "PostalAddress",

"streetAddress": "Via Ariosto 17",

"addressLocality": "Verona",

"addressRegion": "VR",

"postalCode": "37100"

},

"telePhone": "555-222-333",

"priceRange":"$"

 

}

</script>

 

Per capire se il codice da te realizzato è corretto, Google ha messo a disposizione uno strumento che permette di validare i tuoi microdata o JSON-LD.

 

[caption id="attachment_2700" align="aligncenter" width="1004"]

Fig. 3 “Validazione dati strutturati”

Fonte: Propria[/caption]

Inoltre se volessi implementare tali dati strutturati su CMS come Wordpress, esistono tanti plug-in che ti permettono di farlo: per esempio All In One Schema Rich Snippets ti permette di integrare una buona varietà di dati strutturati nelle pagine da te indicate.

 

 

Posso fare delle aggiunte al vocabolario di Schema.org?

In parte si. Il linguaggio di markup di Schema.org contiene una gerarchia di item utilizzati. Molti hanno la loro sottocategoria specifica, ma l’estensione di queste sottocategorie può variare. In alcuni casi, puoi aggiungere la tua tipologia di item al markup, questo è possibile utilizzando le categorie esistenti. Per creare una tipologia di item personalizzato basta aggiungere un semplice slash alla fine dell’item esistente seguito dal nuovo termine.

Per esempio:

Person/Engineer/ElectricalEngineer

Nell’esempio sovrastante, person è un item presistente, mentre Engineer e ElectricalEngineer sono due item personalizzati. I dettagli delle convezioni dei nomi e le proprietà preesistenti, classi e item enumerati possono essere trovati su Schema.org.

 

Fonti:

Che cosa sono i dati strutturati - https://www.giovannifracasso.it/dati-strutturati-cosa-sono/

https://www.francescoadorno.it/cosa-sono-i-dati-strutturati-a-cosa-servono/

https://moz.com/blog/structured-data-for-seo-1

http://blog.semantik.agency/categorie/seo/23-introduzione-ai-dati-strutturati.html

https://moz.com/learn/seo/schema-structured-data

https://yoast.com/seo-basics-what-is-structured-data/

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