I responsabili marketing italiani vedono il digitale non più come un tema di adozione tecnologica, ma di integrazione strategica.
Il valore oggi non nasce dall’avere più strumenti, ma dal collegarli: unire CRM, marketing automation, AI e dati di vendita in un ecosistema unico e intelligente.
Questa consapevolezza, emersa con forza durante gli incontri B2B al Digital 1to1 di Baveno, segna una transizione chiave: dal “fare digitale” al “far funzionare insieme il digitale”.
1. Il nuovo mindset del marketing digitale in Italia
Durante i due giorni di incontri con manager e direttori marketing di aziende italiane, provenienti da settori come moda, industria, retail e servizi, è emersa una convinzione comune:
il digitale ha smesso di essere un progetto tecnico e si è trasformato in una sfida di governance.
Le aziende hanno già CRM, piattaforme e-commerce, tool di analytics, ma spesso convivono in silos separati, con dati parziali e processi disallineati.
Molti responsabili marketing descrivono scenari in cui i dati clienti non fluiscono tra i reparti: le vendite non vedono i lead del marketing, il customer service non accede alla cronologia d’acquisto, e i report arrivano da fonti diverse.
Il risultato: decisioni lente, customer journey incoerenti e valore disperso.
Secondo l’8° Osservatorio CRM 2023, il 54 % delle aziende italiane analizza i dati della propria customer base, ma il 76 % utilizza ancora Excel come strumento principale (Osservatorio CRM).
E quasi una su due (49 %) riconosce nella scarsa cultura interna la principale barriera alla piena adozione dei dati (Rapporto completo – Osservatorio CRM 2023).
2. L’integrazione come vero vantaggio competitivo
Perché collegare i sistemi vale più che aggiungerne di nuovi
Uno dei punti più forti emersi a Baveno è che l’integrazione dei dati è oggi un asset strategico, non un progetto IT.
Un’azienda che connette marketing, vendite, e-commerce e post-vendita ottiene:
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una visione unica del cliente in tempo reale;
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la capacità di personalizzare le comunicazioni su ogni canale;
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decisioni più rapide, basate su insight concreti;
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processi automatizzati che riducono il tempo operativo.
Questa centralizzazione permette di trasformare i dati in conoscenza e la conoscenza in valore.
Come sottolinea McKinsey & Company, le aziende che integrano i propri sistemi digitali migliorano le performance commerciali del 15–25 % e riducono i costi operativi fino al 20 % (McKinsey – The State of AI in 2024).
L’integrazione, quindi, non è un costo tecnologico: è una scelta di leadership.
Significa coordinare obiettivi, persone e piattaforme in un’unica strategia.
3. L’automazione come leva di scalabilità
Dalla gestione manuale al marketing intelligente
Molti manager intervistati hanno ammesso che l’automazione è ancora parziale: newsletter uguali per tutti, workflow non connessi, poca segmentazione.
Le aziende più evolute, invece, stanno usando la marketing automation per creare esperienze dinamiche e personalizzate.
Dati di HubSpot Research 2024 mostrano che le imprese che automatizzano i flussi di marketing vedono un +25 % nelle conversioni dei lead e un 30 % di riduzione dei tempi di gestione delle campagne (HubSpot – State of Marketing 2024).
Ma la vera evoluzione è nell’integrazione:
l’automazione non sostituisce l’uomo, amplifica il suo impatto.
Le macchine gestiscono i flussi ripetitivi, i professionisti interpretano i dati e prendono decisioni migliori.
4. L’AI come catalizzatore di intelligenza organizzativa
Dall’uso tattico all’adozione sistemica
L’Intelligenza Artificiale è passata dai laboratori alla quotidianità aziendale.
A Baveno, i responsabili marketing l’hanno definita una leva concreta — ma da gestire con prudenza e metodo.
Non si tratta di aggiungere un chatbot, ma di collegare l’AI ai sistemi aziendali:
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un chatbot connesso al CRM può aggiornare i dati clienti in tempo reale;
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un agente AI integrato con la marketing automation può segmentare, suggerire azioni o ottimizzare campagne.
Secondo Gartner, entro il 2026 oltre il 60 % delle interazioni tra brand e clienti sarà gestito da agenti basati su AI (Gartner – Top Strategic Predictions 2024).
Ciò significa che la differenza non sarà tra chi “usa l’AI” e chi no, ma tra chi l’ha integrata nel proprio ecosistema informativo e chi la utilizza in modo isolato.
5. Dal confronto tra manager alla consapevolezza condivisa
Il Digital 1to1 di Baveno è stato più di un evento: un laboratorio di confronto tra manager che vivono la trasformazione digitale dall’interno.
Le riflessioni raccolte mostrano che la maturità non si misura più dal numero di strumenti usati, ma dal grado di integrazione e coerenza del sistema digitale aziendale.
Le aziende che crescono non sono quelle più tecnologiche, ma quelle più connesse: nei dati, nei team, nella visione.
È qui che il digitale diventa davvero strategico.
Chi è Turatti Consulting
Turatti Consulting aiuta imprese italiane e internazionali a superare dati frammentati e processi disconnessi.
Come HubSpot Platinum Partner e specialista AI, unisce consulenza manageriale e implementazione tecnica per costruire ecosistemi CRM, marketing automation e AI integrati.
Ambiti di intervento:
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Integrazione e centralizzazione dei dati CRM
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Automazione dei flussi di marketing e vendita
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Sviluppo di chatbot e agenti AI collegati ai sistemi aziendali
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Change management e formazione per l’adozione