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ChatGPT Shopping
21-mag-2025 13.27.418 min read

ChatGPT 2025: shopping integrato nei risultati di ricerca

ChatGPT 2025: shopping integrato nei risultati di ricerca
12:08

Ad aprile 2025 OpenAI ha annunciato importanti novità per ChatGPT, trasformandolo da semplice chatbot in un assistente avanzato per ricerche e acquisti online. Le nuove funzionalità di ChatGPT: possibilità di shopping integrato nei risultati di ricerca, accesso diretto via WhatsApp, trasparenza delle citazionisuggerimenti di ricerca con autocompletamento segnano un ulteriore passo nell'evoluzione dell'AI generativa come interfaccia di ricerca e commercio digitale.  

Shopping integrato: ChatGPT consiglia e compara prodotti

La novità più significativa è l’integrazione dello shopping all’interno di ChatGPT. Quando l’utente pone domande con intenzioni d’acquisto (ad esempio “migliori cuffie noise-cancelling sotto 200 euro”), il chatbot è ora in grado di offrire raccomandazioni di prodotti pertinenti. ChatGPT mostra una selezione di articoli suggeriti con immagini, descrizioni, recensioni e link ai siti dove poterli acquistare. Questa esperienza di product discovery avviene direttamente nella chat, permettendo all’utente di confrontare le opzioni e cliccare sul prodotto che vuole acquistare.

OpenAI sta anche lavorando all’implementazione di funzionalità native di checkout, integrate direttamente nella conversazione tramite Shopify: pulsanti di acquisto, prezzi e link di pagamento renderanno possibile completare l’intero funnel senza uscire dalla chat. Anche se la funzione non è ancora disponibile al pubblico, sono state individuate alcune stringhe di codice nelle risorse pubbliche di ChatGPT con pulsante “Buy Now” e link di checkout Shopify, tutto gestito direttamente all’interno della conversazione. 

I risultati di prodotto non sono annunci a pagamento, per ora, ma vengono selezionati in modo organico in base alla query dell’utente. OpenAI sta inizialmente concentrando questa funzione su alcune categorie merceologiche chiave come moda, bellezza, articoli per la casa ed elettronica, mostrando prodotti sia di grandi marchi sia di venditori più piccoli. L’obiettivo è offrire un’esperienza di ricerca prodotti più personalizzata e di qualità, in contrasto al modello attuale dei motori tradizionali spesso dominato dagli annunci sponsorizzati.

La funzionalità di shopping integrato è stata attivata per tutti gli utenti ChatGPT (Plus, Pro e anche free, inclusi gli utenti non loggati) a livello globale. In futuro, OpenAI prevede di rendere le raccomandazioni ancora più personalizzate sfruttando la memory del chatbot: ad esempio, tenendo conto delle preferenze espresse in chat precedenti, per filtrare prodotti o brand indesiderati. (Va notato che, per ragioni normative, le funzioni avanzate di memoria rimarranno disattivate inizialmente in UE e Regno Unito). 

ChatGPT approda su WhatsApp: l’AI a portata di messaggio

Un secondo aggiornamento chiave è l’integrazione di ChatGPT con WhatsApp, che rende l’assistente AI accessibile ovunque tramite smartphone. Ora gli utenti possono utilizzare la funzione di ricerca di ChatGPT anche inviando un messaggio WhatsApp al numero dedicato 1-800-CHATGPT (+1-800-242-8478). Questo canale consente di porre domande e ricevere risposte aggiornate anche lontano dal PC.

L’accesso via WhatsApp abbassa ulteriormente le barriere: l’AI diventa disponibile on-demand ovunque ci si trovi, semplicemente aprendo una chat. Ciò potrebbe cambiare il comportamento di molti utenti, che potrebbero preferire chiedere informazioni a ChatGPT direttamente da WhatsApp invece di aprire un browser. Questa novità potenzia la presenza di OpenAI nei contesti quotidiani e costituisce un ulteriore passo per competere sul terreno delle ricerche “on the go” (dove finora Google Assistant e altri assistant vocali/mobile erano protagonisti). Il servizio è attivo per tutti gli utenti nelle regioni in cui ChatGPT è disponibile, rendendolo uno strumento interessante anche per il customer service e il marketing conversazionale delle aziende su una piattaforma diffusa come WhatsApp.

Citazioni migliorate: più fonti e maggiore trasparenza

Un aspetto cruciale per la fiducia nelle risposte AI è la trasparenza delle fonti. OpenAI ha affrontato questo tema introducendo citazioni migliorate in ChatGPT. L’AI fornisce più fonti per corroborare le informazioni presenti nelle risposte, laddove possibile, invece di limitarsi a un singolo riferimento. Ogni porzione di testo fornita da ChatGPT può riportare riferimenti a diverse fonti; inoltre, l’interfaccia evidenzia esattamente quale parte della risposta è supportata da ciascuna fonte quando l’utente passa il cursore sopra la citazione. Questo nuovo sistema di highlighting aiuta a comprendere immediatamente da dove è tratto ogni dato o affermazione, rendendo la verifica dei fatti molto più semplice per l’utente.

ChatGPT si avvicina ancor più a un motore di ricerca tradizionale, fungendo da aggregatore intelligente di contenuti, ma con il valore aggiunto di sintetizzare le informazioni chiave per poi indicarne le fonti.

Suggerimenti di ricerca e autocompletamento: ricerca AI più intuitiva

A completare il quadro delle nuove feature ci sono i suggerimenti di ricerca in tempo reale con autocompletamento. D’ora in poi, iniziando a digitare una query nella modalità di ricerca di ChatGPT, l’interfaccia mostrerà suggerimenti utili per completare o perfezionare la domanda, analogamente a quanto accade su Google con la funzione autocomplete. Ad esempio, se si comincia a scrivere una domanda, ChatGPT potrà proporre completamenti basati su query comuni o trend del momento, aiutando l’utente a formulare meglio il quesito o magari a scoprire argomenti correlati di tendenza.

Questa funzionalità rende l’esperienza di ricerca più rapida e intuitiva. Gli utenti ottengono spunti mentre digitano, risparmiando tempo e spesso ottenendo risposte più mirate grazie a query meglio poste. Dal punto di vista dell’esperienza utente, ChatGPT sta quindi riducendo le frizioni nella fase di ricerca: non bisogna ricordare esattamente cosa chiedere, perché il sistema offre suggerimenti intelligenti basati sulle tendenze e sul contesto.

OpenAI ha avviato il rollout di queste funzionalità a fine aprile 2025. Secondo le comunicazioni ufficiali, le novità di shopping sono state attivate per tutti gli utenti (Plus, Pro e anche free o non loggati) in tutte le regioni dove ChatGPT è disponibile. Il lancio è iniziato il 28 aprile 2025 e si è completato nel giro di pochi giorni. Ciò significa che anche in Europa – dove ChatGPT è attivo – gli utenti hanno presto avuto accesso a shopping integrato, WhatsApp e citazioni migliorate (a differenza di altre feature come la “Memory” di ChatGPT, attualmente esclusa da UE e UK per questioni regolatorie). I dati di utilizzo mostrano l’enorme portata di ChatGPT: oltre al già citato miliardo di ricerche settimanali, OpenAI ha affermato che la ricerca è diventata “una delle funzionalità più popolari e in più rapida crescita” all’interno di ChatGPT. 

 

chatp-gpt

 

Da un semplice chatbot conversazionale, bravo a rispondere a domande e generare testi a piattaforma completa di ricerca e shopping. ChatGPT con l’introduzione del browsing web e dei plugin (2023-24) è diventato un vero motore di risposta, capace di recuperare informazioni aggiornate e svolgere compiti più utili. Ora, con le funzionalità di shopping integrato, compie un ulteriore salto diventando un assistente commerciale. Questo significa che l’AI non si limita più ad aiutare l’utente a trovare informazioni, ma può guidarlo fino alla decisione di acquisto: consiglia prodotti, mostra comparazioni, e fornisce link “Compra ora”.  Questi risultati vengono selezionati in modo autonomo dall’AI in base alla pertinenza e non rappresentano inserzioni pubblicitarie, come chiarito da OpenAI. Ciò significa che ogni sito web o e-commerce può potenzialmente comparire tra i risultati dell’AI, offrendo ad aziende e marketer un nuovo canale di visibilità in cui contano pertinenza e qualità dei contenuti, non il budget pubblicitario. I Large Language Model (LLM) che alimentano ChatGPT premiano contenuti completi, ben strutturati e corredati di riferimenti autorevoli; allineare i propri asset digitali a tali criteri aiuterà a ottenere un vantaggio competitivo in termini di visibilità nelle nuove esperienze di ricerca basate sull’AI.

Per sfruttare questa opportunità, i brand devono assicurarsi che i propri contenuti online siano facilmente accessibili all’AI e di alta qualità. In particolare, è fondamentale non bloccare il crawler di OpenAI (denominato OAI-SearchBot) nel file robots.txt del sito, così ChatGPT potrà scansionare e indicizzare le pagine correttamente. OpenAI sta inoltre sperimentando canali dedicati per ricevere feed di prodotti direttamente dai merchant, un’iniziativa volta a garantire che le informazioni di catalogo fornite all’AI siano sempre aggiornate e accurate. Parallelamente, le aziende dovrebbero garantire l'accuratezza e la fruibilità dei propri contenuti (ad esempio tramite dati strutturati e informazioni complete) per aumentare la probabilità che i loro contenuti vengano selezionati da ChatGPT nelle risposte fornite agli utenti. ChatGPT infatti cita e linka le fonti in modo trasparente, privilegiando informazioni affidabili e marchi presenti in fonti autorevoli. Da notare che i link inseriti dall’AI verso il vostro sito includono parametri UTM (es. utm_source=chatgpt.com), così da poter monitorare il traffico generato da ChatGPT. 

Cambiamenti nel comportamento degli utenti (query ed aspettative)

Man mano che strumenti come ChatGPT diventano parte integrante della ricerca quotidiana, il comportamento degli utenti sta cambiando. Le query stanno diventando più conversazionali e specifiche: invece di cercare “miglior caffettiera 2025 recensioni”, un utente può chiedere a ChatGPT “Qual è la migliore macchina espresso sotto i 200€ che abbia un gusto simile al caffè italiano?”. L’aspettativa è di ricevere immediatamente una risposta mirata, magari con alcuni modelli consigliati e spiegazioni – cosa che ChatGPT ora può fornire nel suo nuovo shopping mode. Inoltre, grazie all’integrazione in WhatsApp, gli utenti iniziano ad aspettarsi di ottenere informazioni on-demand mentre chattano. Questa comodità alza l’asticella: se posso chiedere a ChatGPT su WhatsApp il risultato della partita o un consiglio d’acquisto, perché non dovrei voler fare lo stesso con l’assistenza di un’azienda? Un recente report di CapGemini ha evidenziato che circa due terzi dei consumatori più giovani (Millennial e Gen Z) hanno già iniziato a sostituire i motori di ricerca tradizionali con strumenti come ChatGPT per cercare prodotti. Di conseguenza, le persone si aspettano risposte dirette, personalizzate e contestuali ai loro bisogni – un cambiamento che i brand devono tenere in considerazione, adattando il tono e il formato dei propri contenuti per intercettare queste nuove tipologie di query.

Verso l’AEO: come adattarsi ai nuovi motori di risposta

L’emergere di strumenti come ChatGPT sta accelerando la nascita di una nuova disciplina, chiamata da alcuni Answer Engine Optimization (AEO): un’evoluzione della SEO pensata per ottimizzare i contenuti in funzione delle risposte fornite dalle AI. Si tratta di una pratica ancora in fase sperimentale, costruita su osservazioni e test, ma già oggi rappresenta una direzione chiara per chi vuole presidiare i canali emergenti. In un contesto in cui gli utenti pongono domande più conversazionali e si aspettano risposte immediate – magari in chat, senza passare da Google – i brand devono cominciare a ripensare dove e come si fanno trovare.

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