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Come si preparano i progetti digitali in azienda?

Scritto da Davide Turatti | 4-lug-2021 18.28.15

La chiacchierata che vi propongo oggi è con Andrea Pizzola, responsabile del marketing digitale e delle vendite presso Vodafone. Nel 2008 passa dalla tipografia fisica al mondo digitale. Con una formazione classica alle spalle è entrato quasi quindici anni fa, grazie alle sue esperienze in alcune delle più importanti e attive aziende italiane, a far parte dei costruttori del mondo digitale.

La lettura che ci propone Andrea in questo nostro breve scambio è che prima della pandemia in Italia e nel mondo anglosassone, il digitale stava crescendo con una forte accelerazione. Inevitabilmente questo andamento ha continuato a crescere velocemente questa volta non a causa di una scelta ben precisa, ma obbligato dalle nuove condizioni imposte dal lockdown generale. Nonostante l’imposizione il mondo digitale si è trovato pronto ad esaudire i nuovi bisogni e a soddisfare le nuove necessità impellenti. Le grandi aziende erano abbastanza pronte ad accogliere il cambiamento, mentre in molte aziende più piccole si stavano muovendo i primi passi. Ora la fortissima crescita del digitale, anche in Italia e in settori che avevano fino ad oggi resistito a questi processi di trasformazione, è evidente e ormai rappresenta la nuova normalità.

Tanti imprenditori si sono lanciati nella creazione di nuovi E-commerce e nella ricerca di figure digitali da inserire in azienda. Come gestire però i processi di trasformazione digitale in aziende che fino a ieri hanno basato la loro attività esclusivamente sui modelli di business tradizionali?  Quali sono le competenze necessarie? da dove iniziare quando si affronta un progetto di digitalizzazione?

Abbiamo voluto parlarne con Andrea Pizzola, che ha guidato e fatto crescere team digitali in diverse aziende negli ultimi quindici anni.

Abbiamo chiesto ad Andrea, che viene ricercato dalle aziende dove si vuole attuare un piano di trasformazione digitale, quale sia il suo approccio e lui in sintesi dice di operare su due fronti, da un lato la consapevolezza dei dati, ovvero capire i punti di forza, i punti di debolezza, i percorsi di successo e quelli con lacune, e dall’altro fronte la consapevolezza di un team che sia formato e consolidato per affrontare ogni nuova sfida. Grazie ad Andrea Pizzola per il suo prezioso contributo.